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Proposta di lettura: Claudio Giunta


Bice Mortara Garavelli. Il parlar figurato. Proposta di lettura

Di che cosa parla


Claudio Giunta insegna Letteratura italiana all’Università di Trento. Proprio in ateneo, accorgendosi che non sempre i suoi studenti avevano chiare alcune regole di scrittura, ha deciso di organizzare “dei piccoli corsi di non scrittura, nella convinzione che, come dico agli studenti, non si possa insegnare davvero a scrivere ma si possa almeno dire cosa è meglio non fare quando si scrive” (pag. 10).


Questo libro è “la messa in bella” di quelle lezioni, a volte i toni, infatti, sono discorsivi, ma ciò diventa anche un pregio del libro stesso perché non è facile scrivere di grammatica, di sintassi, di punteggiatura, coinvolgendo il lettore, ma Claudio Giunta ci riesce, e non solo per i toni e per la scrittura diretta ma anche per gli innumerevoli esempi.


“Alcuni dei consigli che proverò a dare sembreranno utili e sensati, altri meno. La scrittura non è una scienza esatta, e quello che a qualcuno non piace […] a qualcun altro può andare benissimo”.


Per cosa può essere utile


Se vi piace la lingua italiana, e se vi piace scrivere, o scrivere è la vostra professione, la lingua italiana vi dovrebbe un po’ piacere, questo manuale fa per voi. Se lo inizierete a leggere per curiosità sarete ben presto coinvolti in un percorso alla ricerca di dettagli e approfondimenti sullo scrivere che spazia dalla forma, al contenuto, alla costruzione del testo. Ci sono consigli di punteggiatura, sintassi e su alcune questioni grammaticali. Parla anche di stile e di forma.


Lo stile di scrittura del manuale è davvero uno dei suoi punti di forza. È un manuale ma sembra una narrazione.

Non solo, alla fine della lettura lo terrete sulla scrivania per consultarlo in caso di dubbi.


Una nota sull’autore, qualche curiosità, una citazione


Claudio Giunta insegna Letteratura italiana all’Università di Trento ed è uno specialista di letteratura medievale (La poesia italiana nell’età di Dante, Il Mulino 1998; Due saggi sulla tenzone, Antenore 2002; Versi a un destinatario, Il Mulino 2002; Codici. Saggi sulla poesia del Medioevo, Il Mulino 2005; un commento alle Rime di Dante per i Meridiani Mondadori, 2011-12). È stato fellow dell’American Academy di Roma, dello Harvard Center for Renaissance Studies di Firenze e del Warburg Institute di Londra. Collabora al «Sole 24 ore», al «Foglio», al «Post» e a «Internazionale». Dirige con altri la «Nuova rivista di letteratura italiana». I suoi ultimi libri sono: Le alternative non esistono. La vita e le opere di Tommaso Labranca, Il Mulino 2020; Togliatti. La fabbrica della Fiat (con Giovanna Silva), Humboldt Books 2020; Ma se io volessi diventare una fascista intelligente? L’educazione civica, la scuola, l’Italia, Rizzoli 2021.


Le informazioni biografiche sono tratte dal suo interessante blog: Claudio Giunta / Il blog

“Continuo a pensare insomma che cavarsela bene nello scrivere voglia dire anche essere, a parità di condizioni, sia più intelligenti sia più capaci di apprezzare le cose che si leggono o si ascoltano, dai romanzi ai giornali, dalle battute dei film ai testi delle canzoni. Non più di questo: ma è moltissimo”. (pag.210)


 

Questo articolo è stato scritto da Lucia Zago, editor di the different HOUSE.


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